Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Trento, 1 dicembre 2014 Si vede che volere bene agli animali fa bene al corpo oltre che allo spirito. Nella Ruzz ci ha lasciati alle porte del Natale, a un'età di tutto rispetto, ben novantun'anni, nonostante gli acciacchi e le fatiche. Una vita lunga e buona la sua, dedicata oltre che alla sua famiglia alla passione più grande e disinteressata: quella per gli animali, cani e gatti in particolare. La ricordo buona, gentile, naturalmente ospitale e accudente. Sempre disponibile e pronta a farsi in quattro per qualsiasi cucciolata di gattini indifesi, per i randagi, per i cani abbandonati con cinismo, per quelli maltrattati senza pietà. Pronta anche a venire incontro a coloro che, pur volendolo, non se ne potevano più occupare. Ricordo lo spazio gremito della sua casa, fuori e dentro, la pazienza dei familiari, l'aiuto di qualche volontario. Lei che alla fontana lavava ciotole e accarezzava musi riconoscenti, distribuiva mangime, mentre mi raccontava le sue difficoltà, la paura di non farcela. Ma non mollava mai. Nella, spesso derisa dai politici, osteggiata e incompresa. Nella dallo sguardo chiaro e diretto, pronta a difendere i suoi protetti, indomita davanti alle sanzioni, alle critiche, agli sgomberi. Ogni volta ricominciava da capo per gli animali che senza di lei, nella civile Trento, non avevano diritto all'accoglienza e alla cura. Risalgono al 1976 le promesse del Sindaco Giorgio Tononi di dotare la città di un canile, ma bisognerà aspettare un' assessora Verde, Iva Berasi, e la Giunta Dellai, perché quel sogno si avveri nel 1992 a Maso Sembenotti, attuale e inadeguata, lo si capì subito, sede del Canile Municipale. Negli anni precedenti, Nella aveva ospitato, a sue spese e con l'aiuto provvidenziale di qualche sostenitore, in località Ghiaie a Spini di Gardolo, i poveri animali che fiduciosi cercavano il suo aiuto e le sue carezze. E lei ne aveva una per tutti. Li conosceva alla perfezione e ne parlava a lungo con chi la andava a trovare. Certo non era una situazione possibile: la vicinanza con altre abitazioni che mal tolleravano, comprensibilmente, gli abbai e i guaiti, la difficoltà a mantenere pulita la zona nonostante Nella vi dedicasse tutto il suo tempo e le sue energie. Ormai cominciava anche lei ad essere anziana, ma conservava sempre quella luce speciale negli occhi chiari, la sincerità, lo spirito indomito, la certezza di essere nel giusto quando richiamava attenzioni, cure, amore per questi esseri senzienti che tanto danno alle nostre vite. Io credo che Nella avrà un posto speciale in Paradiso, guadagnato con tanto coraggio e tanta fatica, sicuramente vicino a San Francesco, il santo che lei tanto amava. Credo anche che Trento e il suo Comune le debbano moltissimo. Dobbiamo alla sua caparbietà e alla sua sensibilità, alla sua intelligenza e lucidità e tenacia nel difendere i diritti degli animali se Trento si è dotata di una struttura ora gestita in modo esemplare dalla Lega nazionale per la Difesa del Cane, ma certo non degna del titolo di “canile”. Il più bel regalo che l'amministrazione comunale potrà fare a Nella è sicuramente quello di dotare la nostra città di un Centro di Ospitalità che sia davvero tale, che funga da canile ma anche da luogo della dignità e della civiltà per chi ci opera, per i tanti splendidi volontari che ogni giorno vi prestano la loro opera. Che si apra al territorio ed educhi grandi e bambini al rispetto e alla convivenza con tutte le creature. Propongo già da ora di intitolare a lei il futuro canile, a Nella Ruzz, a questa piccola donna indomita che ha sacrificato per una causa nobile tutta la sua vita e che da quel piccolo spazio vitale, che ha condiviso con i suoi animali, sapeva guardare lontano con occhi che sembravano quelli di una bambina. Nella, con il suo cuore grande e generoso, ha insegnato molto a tutti noi, e il minimo che Trento può fare e ricordarla lì dove lei avrebbe voluto. Grazie Nella, sei per sempre nel cuore di tutti coloro che amano gli animali. Lucia Coppola
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LUCIA COPPOLA |
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